domenica 23 novembre 2014

Si puó vivere così?

La stanchezza. 
Quando arrivi a toccare il fondo e gratti con le unghie quasi a cercarne disperatamente un altro, perché ormai, dopo anni e anni di buio e oscurità, hai meno paura delle tenebre e dei mostri che di quello spiraglio di luce che, se ti concentri, puoi scorgere dall'alto di quell'enorme pozzo che ti sei scavata da sola, con estremo amore ed estrema cura. 
Mentre una parte della mente grida aiuto e cerca speranza, l'altra parte la prende a pugni e la imbavaglia, di modo che nessuno la possa sentire. 

Mi chiedo.. Si può vivere una vita cercando eternamente di scappare da questa stessa? Si può vivere una vita avendo il terrore di vivere? 

Ps: domani aggiornerò il blog con le ultime novità (ce ne sono parecchie) 

lunedì 20 ottobre 2014

spenta?

Non so cosa sia successo, ma è successo stasera. E' come se mi si fosse spento un interruttore in testa.. parlo piano, pianissimo, lentamente. Scrivo piano, pianissimo, lentamente, ho pensieri contorti, suicidi.. parlo da sola.. sento tutto implodere.. fisso il vuoto e volto piano la testa.. Sono impazzita tutto d'un colpo? Cosa mi è successo? Cosa mi sta succedendo? E' partito tutto dall'ora di cena: Le vocine nella mia testa erano tutte un "Ester tu puoi non mangiare, puoi farcela, non puoi mangiare, non vuoi mangiare, non hai fame".. e la cosa inquietante è che io ripetevo quello che dicevano a voce bassa.. tra me e me.. come se stessi parlando a me stessa. Era vero, non avevo fame, neanche un po', nonostante oggi abbia mangiato solo un cracker integrale da 28 calorie e una fetta di affettato di tacchino sottilissima. Digiuno. Digiuno. Voglia di farsi del male. Rallentamento dei movimenti, del pensiero, dello scrivere, di tutto.. è tutto così... quasi immobile.. mi sto spaventando di me stessa. Quarantasette chili, domani saranno meno.. e se così non fosse? Giù dalla finestra? Taglio netto sulle vene un'altra volta? Ingurgitare farmaci? Le ho provate ma ogni volta mi hanno salvata per il rotto della cuffia.. non voglio rischiare di essere salvata di nuovo. Ho preso del valium in più, nella speranza di riuscire ad addormentarmi. All'occorrenza ne ho ancora una scatola in compresse, in gocce, ho xanax in abbondanza, talofen, tavor, seroquel, risperdal, haldol, diazepam, trilafon.. e molti altri che ho accuratamente conservato per le "occasioni speciali"..

Mi vado a stendere.. chissà se in questo rallentamento totale il sonno arriverà prima.. o forse sarò costretta a passare l'ennesima notte in bianco ad ascoltare le vocine nella mia testa che mi danno consigli su come farmi fuori? Ester

mercoledì 15 ottobre 2014

Nutrizionista e aggiornamento

Lunedì sono stata dal Nutrizionista. Prima visita. 
Abbiamo inizialmente parlato di me e della mia famiglia, o meglio di come vivo i rapporti con questa. Poi ha cominciato a farmi domande su quando sono iniziati i miei disturbi alimentari e come si sono sviluppati a livello sintomatologico. Mi ha detto che soffro di anoressia nervosa, basandosi ovviamente su quello che gli ho raccontato di questi 7 anni di malattia e i suoi sviluppi, le sue salite e le sue discese. 
Dopo tutto ciò mi ha visitata: 
162 cm per 48 chilogrammi. BMI: 18.29. Sottopeso. 
Mi ha prescritto un multivitaminico da assumere la mattina, delle inframuscolo di B12 da fare una volta a settimana e come conclusione mi ha assegnato quelli che lui ha definito scherzosamente i "compiti per casa". 
1) no autolesioni---> ?
Questo ha scritto sul foglio, dicendomi che in questi giorni devo riuscire a riempire quel punto di domanda, o almeno provarci. Quel punto di domanda dovrebbe racchiudere in sé la soluzione, o meglio, l'alternativa al mio autolesionismo. 
2) qui non posso schematizzarvi ciò che mi ha scritto, ma in sostanza mi ha dato dei "minimi" di cibo da assumere divisi in 5 pasti. Niente di eccessivo, anzi, mi ha detto che non può eccedere proprio perché dopo quasi 3 settimane di digiuno il mio stomaco e la mia mente devono riabituarsi al fatto di "fare dei pasti". 
L'unica cosa allarmante è stata che mi ha espressamente detto che se perdo ancora 1 massimo 2 chili mi ricovera con il sondino.. e non voglio, ma non credo che riuscirò ad evitarlo in quanto non sono riuscita in questi giorni ad attenermi nemmeno ad una regola che quell'uomo così dolce e disponibile mi ha dato (mi sento una MERDA). 
Mangio molto meno di ciò che mi ha prescritto ma ciononostante non calo, e la cosa mi ha fatto imbestialire tanto che stamattina mi sono tagliata e ho fatto una colazione da 300 calorie che ancora mi sta lacerando lo stomaco. Ho mangiato una brioches da 215 e 3 sfogliatine piccole, in tutto fanno poco meno di 300 calorie. Il mio stomaco si è gonfiato e sembrava volesse esplodere, sono a digiuno dalle 8 in sostanza e ancora sento quella brioches e quelle sfogliatine voler risalire.

Aggiornamento: non mi abbuffo dal 28 settembre ( 17 giorni ) e ahimè mi sono tagliata oggi dopo 4 giorni che non lo facevo. 

Ester. 

sabato 11 ottobre 2014

quarantottopuntosettechilogrammi.

Ieri mi sono tagliata di nuovo.
Il peso continua a scendere, poco alla volta, e io non mangio ormai più nulla.
Stamattina ero 48.7 chilogrammi. Inutile dire che sono delusa, mi aspettavo meno.. mi aspetto sempre meno. Non è mai abbastanza.
Non so più cosa fare per uscire da questo circolo vizioso di merda.
Lunedì ho l'appuntamento con il nutrizionista, prima visita. Non so come andrà, non so come e di cosa parleremo.. ho paura, onestamente. Tanta.
Ma non posso non andare all'appuntamento, è costato ben 120 euro e devo almeno avere la forza di trascinarmici.
Lunedì vedrò anche la psicologa, alle 13.00. Non ne ho assolutamente voglia.
E' incredibile.. sono incredibile. Chiedo disperatamente aiuto e poi mi ritiro quando questo aiuto si avvicina, è come se avessi paura di stare bene. Come se temessi la felicità che ormai non provo da 7 anni, se non di più.
Oggi è una giornata di merda, nulla va come dovrebbe andare, non ho voglia di fare nulla e al contempo la noia mi massacra, mi uccide. Dovrei studiare e non ho la forza di aprire libro.
Vabbè, non ho più nemmeno voglia di scrivere.

Ester.

lunedì 6 ottobre 2014

quarantanovepuntoquattro. morire in silenzio

49.4 kg.
Forse il modo migliore è morire in silenzio, con una maschera addosso, senza che nessuno (o quasi) si accorga di nulla.
Sta arrivando l'inverno ora.. inizia il periodo dei maglioni larghi che nascondono quello che c'è sotto, posso arrivare a far uscire ogni osso senza che nessuno se ne renda conto.
Ana vince su di me, e io ho bisogno di aiuto per sconfiggerla.
Ormai però sono troppo stanca, spero nel miracolo divino e basta.
Il 13 ho un appuntamento con un nutrizionista, vedremo come andrà, ma non ho intenzione di prendere appuntamenti su appuntamenti e spendere 120 euro di seduta ogni volta se vedo che le cose non vanno.. i soldi infondo a noi purtroppo mancano, e io non li sperpererò di certo in visite inutili.

domenica 5 ottobre 2014

Esausta.

Credo di non farcela più,
credo che oggi sia il giorno in cui io debba dire addio.
Non riesco più a vivere così, e nulla sembra voler migliorare.

Non voglio più vivere.
Il mio ragazzo si troverà una ragazza sana, che è ciò che quel santo di uomo si merita.
Toglierò un peso ai miei genitori, ai miei amici.. a chiunque mi respiri affianco.
Non reggo più il peso di qualcosa che non riesco a sconfiggere.. è troppo pesante.
Sento qualcosa bruciare dentro, e le voci che mi urlano "fallo, ucciditi".

Fate smettere quelle voci, o forse sono io l'unica a poterle far smettere. Se smettessi di respirare e il mio cervello smettesse di funzionare, anche le voci smetterebbero di parlare.

Sono esausta.
Esausta.

Ester.

sabato 27 settembre 2014

Qualcuno fermi tutto quanto.

E poi arrivano questi giorni, questi momenti, in cui tutto quanto sembra crollarti addosso e tu sei inerme, quasi nemmeno alzi le braccia perché vedi quello che sta per arrivarti addosso e sai per certo che anche se volessi non avresti mai la forza di sorreggere quel peso, di bloccare quella caduta, di proteggerti.
Sono stanca, stanca è un eufemismo a dire il vero.
Sto perdendo ogni forza e.. non so più nemmeno in che lingua scriverlo, come farlo capire.
Non so nemmeno con chi sto parlando, sto parlando con un computer, con me stessa, con il mio cervello fottuto o con chi, non lo so..non so più niente.
Sento il vuoto.
Sento tanto dolore, e vuoto.
Forse dovrei prendere in considerazione il ricovero che ha proposto la psichiatra ma non voglio perdere giorni di scuola.. cosa darei per essere come le mie compagne di classe.. cosa darei per vivere anche solo un giorno "normale", come una persona "normale", con una vita "normale", tutto NORMALE.

Ho bisogno di stare sola ma al contempo so che restando sola all'80% se non al 90% rischio di uccidermi. Ora sono sola, avrò il coraggio di farlo?
Mio padre ora è fiero di me ed è felice perché non sa che sto di nuovo male.. se lo venisse a sapere sarebbe la fine. E io non voglio che questi momenti finiscano.
Mia madre invece, lei sta soffrendo le pene dell'inferno. L'altro giorno mi ha pianto in faccia dicendomi che non ce la faceva più.. ed è solo colpa mia. Ma non posso controllarlo, io non controllo tutto questo.. non so perché.

Qualcuno fermi tutto quanto.
Ester.